2016-09-30-10-17-53

QUANDO E DOVE:
28-30 Settembre 2016
Monterotondo (RM)

PROTAGONISTI:
Studenti di scuola secondaria di II grado, Insegnanti,  Ricercatori, Esperti in didattica e comunicazione della scienza

PARTECIPANTI:
12 Docenti
12 Studenti

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Foto di gruppo

 

Il Workshop Educare alla Scienza: Scuola, Media e Società ha inaugurato ufficialmente la seconda edizione del progetto Be Scientist!

Dodici docenti (da Campania, Lazio, Lombardia e Umbria) ciascuno accompagnato da uno studente in rappresentanza delle classi coinvolte, hanno partecipato alle attività del Workshop presso i laboratori dell’European Molecular Biology Laboratory (EMBL) di Monterotondo (Roma).

Anche quest’anno il format docente+studente ha funzionato bene, sia da un punto di vista relazionale, sia per ragionare e confrontarsi sull’efficacia dei nuovi metodi di insegnamento/apprendimento.

Nel corso dei 3 giorni, docenti e studenti sono stati coinvolti in:
 Sessioni di approfondimento scientifico: i  seminari di Laura Maggi (Sapienza Università di Roma) e di Antonio Musarò (Sapienza Università di Roma) hanno accompagnato i partecipanti alla scoperta dei temi principali di approfondimento del progetto: rispettivamente la ricerca sulle neuroscienze e sulle cellule staminali.
Il tema delle Neuroscienze è stato ulteriormente approfondito attraverso un’attività pratica di laboratorio in cui i partecipanti hanno avuto il compito di individuare la mutazione responsabile della Corea di Huntington analizzando il DNA dei membri di un’ipotetica famiglia.
Il tema della ricerca sulle cellule staminali è stato invece approfondito e dibattuto attraverso il gioco di ruolo Playdecide, che ha visto docenti e studenti confrontarsi e discutere oltre che sugli aspetti scientifici anche sulle implicazioni etiche legate a questo delicato campo della ricerca scientifica.

 Sessioni di approfondimento metodologico: lo svolgimento di un’attività finalizzata alla comprensione della tecnica della PCR, ideata secondo le impostazioni dell’inquiry-based learning, ha fornito ai partecipanti la possibilità di esplorare sia il processo generatore di una scoperta scientifica, sia un’esperienza di apprendimento consapevole, autonomo e collettivo. L’attività è stata seguita da un focus group su questi temi, moderato da Elisabetta Falchetti, da sempre impegnata nel campo della ricerca sulla didattica della scienza e dell’educazione scientifica in contesti informali.

 Sessioni sulla comunicazione della scienza: il tema della comunicazione scientifica si è sviluppato attraverso varie attività:

  • un’esercitazione al computer messa a punto da Sandro Iannaccone (giornalista freelance) mirata a riconoscere l’affidabilità di una notizia scientifica in rete e come approfondirla in maniera critica e consapevole;
  • la presentazione di una “scoperta scientifica” di dubbia autenticità, per far riflettere i partecipanti su quale sia il giusto approccio all’informazione (non solo scientifica);
  • un focus group, moderato da diverse figure coinvolte nel mondo della comunicazione scientifica istituzionale e non:  Isabella Saggio (Direttrice del Master in Giornalismo Scientifico), Benedetta Nicastro (Corporate Affairs Senior Manager di AMGEN) e Isabelle Kling (Communication Officer dell’EMBL Heidelberg). La discussione ha voluto chiarire qual è il processo attraverso cui ha origine una notizia scientifica, quali sono le esigenze e gli interessi dei comunicatori e dei ricercatori.

 

Con il supporto e la collaborazione di: